Se la terra coltivabile scarseggia, una delle soluzione potrebbe essere quella del vertical farming, cioè la coltivazione in serre verticali.
In questo settore opera Planet Farms, Società Benefit fondata nel 2018 e specializzata nella produzione di insalate baby leaf e basilico da agricoltura verticale. Nel sito di Cavenago basilico e insalate sono coltivate in condizioni ottimali di temperatura, luce, umidità. La coltivazione non è in terra e gli ortaggi ricevono la quantità di nutrimento ottimale per la loro crescita. Non vengono utilizzati prodotti fitosanitari.
I prodotti, già disponibili in grande distribuzione, entrano ora anche nella ristorazione, nei locali della catena “Panino Giusto”.
Valori condivisi
“Con Planet Farms condividiamo i valori di innovazione, sostenibilità e qualità, gli stessi che nel 2020 ci hanno permesso di diventare la prima BCorp della ristorazione in Italia”, dichiara Antonio Civita, Ceo di Panino Giusto.
“La nostra mission è quella di proporre il Panino Italiano come un modo giusto di nutrirsi rispettando l’ambiente e le persone, la stagionalità degli ingredienti, lavorando sempre in maniera responsabile, trasparente e sostenibile. Per questa ragione, non potevamo che scegliere un partner come Planet Farms, che ha fatto della sua filosofia un nuovo modo di fare agricoltura.”
“Planet Farms è un’azienda in continua evoluzione ed espansione: dopo la distribuzione in GDO dei nostri prodotti, l’ingresso nel mondo Fast Casual è stato uno step naturale. La scelta di collaborare con Panino Giusto si inserisce in maniera coerente nel nostro percorso fatto di sostenibilità, attenzione alla qualità e valorizzazione dell’eccellenza gastronomica della tradizione culinaria italiana”, afferma Luca Travaglini, co-founder e co-CEO del Gruppo Planet Farms. “Questa partnership ci consentirà di coinvolgere ancora più persone nella nostra rivoluzione del gusto, offrendo a un consumatore sempre più attento un prodotto fresco, naturale, di altissima qualità e a basso impatto ambientale, 365 giorni all’anno”, conclude Travaglini.