In occasione della presentazione del XV° volume della collana ITEMS “Transizione proteica. Varietà nelle scelte alimentari per la salute dell’uomo e del pianeta”, Fondazione Istituto Danone ha organizzato un incontro sul tema. Gli autori del volume hanno concordato sul fatto che il consumo di proteine è correlato a benefici per la salute in termine di riduzione della mortalità e delle malattie croniche e che le raccomandazioni nutrizionali prevedono un apporto bilanciato tra proteine vegetali (55%) e proteine animali (45%).
Dieta mediterranea, la più seguita
L’approfondimento scientifico è stato seguito dalla presentazione delle principali evidenze basate su ricerche di mercato condotte da GfK e Circana: “Gli italiani e l’alimentazione: le dinamiche in atto tra salute, benessere e sostenibilità”.
Dall’indagine è emerso che quasi due italiani su tre dichiarano di seguire la dieta mediterranea con un incremento di oltre il 50% rispetto a 30 anni fa. Pasta, verdura e vane costituiscono le prime 3 categorie più consumate dal maggior numero di italiani, mentre frutta e verdura sono quelle che vantano il maggior numero di occasioni di consumo.
Le bevande a base vegetale, le uova e la pizza sono le tre categorie a maggiore crescita percentuale nelle occasioni di consumo rispetto al 2019.
Crescono i nuovi alimenti proteici
<<Particolarmente interessante – ha commentato Roberto Borghini, Consumer Panel Country Lead di GFK – è la crescita mostrata dalle bevande vegetali, al primo posto in classifica nonostante il posizionamento di prezzo alto in un contesto di forte inflazione, che probabilmente ne limita in qualche modo l’espansione. I legumi oggi posizionati nella parte bassa della classifica, hanno tassi di crescita importanti, addirittura a doppia cifra, nell’ultimo periodo>>.
Si avvicina al 30% (+28,5%), poi, la crescita tra maggio e settembre 2022 del segmento High Protein, che si inserisce in diverse categorie alimentari e in diverse occasioni di consumo, dalle principali all’area degli snack.
E’ rilevante anche il peso a valore dei nuovi prodotti a base vegetale, dove le nuove referenza a scaffale hanno già raggiunto in molti casi oltre il 10% di quota di mercato.
<<L’Italia – ha sottolineato Borghini – si dimostra un paese più attento rispetto agli altri per quanto riguarda il benessere nell’alimentazione. Questo tipo di sensibilità si inserisce in un contesto più ampio.
Quando si chiedono le motivazioni di questo tipo di scelta, gli Italiani rispondono che è un modo per tutelare non solo la propria salute, ma anche l’ambiente e il benessere degli animali. C’è un’attenzione trasversale ai temi di sostenibilità, sia sociale che ambientale>>.
Foto di -Rita-👩🍳 und 📷 mit ❤ da Pixabay