ETICHETTATURA – Largo consumo promosso sulle informazioni ambientali

8 Maggio 2023

Nel 2022 sul mercato italiano sono aumentati rispetto all’anno precedente i prodotti che riportano informazioni ambientali relative al packaging.  Su oltre 59.000 referenze, infatti, compaiono già le indicazioni sulla tipologia di imballaggio e sul corretto conferimento in raccolta differenziata: il 44,8% di tutti i prodotti grocery a scaffale monitorati nel 2022 (+3,2 punti % rispetto al 2021) e il 66,7% di quelli effettivamente venduti (+2,4 punti % rispetto al 2021).

 È quanto emerge dal terzo report IdentiPack che ogni sei mesi fotografa la situazione dei prodotti disponibili a scaffale e acquistati dal consumatore per fornirne un’analisi approfondita.

Più informazioni in etichetta

Su 34.031 imballaggi a scaffale è già presente la codifica identificativa del materiale di cui sono fatti, ai sensi della decisione 129/97/CE. Corrispondono al 25,6% del totale delle referenze a scaffale nel grocery (+4,2% rispetto al 2021) e al 43,7% del totale dei prodotti venduti (+4,1% rispetto al 2021).

Oggi sono già 4.691 i prodotti a scaffale la cui etichetta permette di visionare digitalmente le informazioni ambientali sul packaging del prodotto. Un paniere che include il 3,5% delle referenze a scaffale e il 3,3% di quelle vendute complessivamente. Un numero che è cresciuto di 0,2 punti percentuali se confrontato con quello del 2021.

Il freddo è il reparto più virtuoso

Fra i settori merceologici analizzati, quello del freddo si posiziona sul primo gradino del podio per la comunicazione delle informazioni ambientali obbligatorie dei packaging.

Gelati e surgelati si aggiudicano la leadership per incidenza di prodotti che riportano in etichetta la codifica identificativa del materiale, oltre alle indicazioni sulla tipologia di imballaggio e sul corretto conferimento in raccolta differenziata.

Ma brillano anche per la presenza di certificazioni relative alla compostabilità del packaging e di suggerimenti per migliorare la raccolta differenziata a casa.

Un circuito virtuoso

«Queste cifre e questi risultati sono anche il frutto di un percorso che CONAI ha portato avanti dalla fine del 2020 con il Ministero dell’ambiente e con le aziende italiane, creando Linee guida dedicate proprio all’etichettatura» commenta Luca Ruini, presidente CONAI.

«I numeri di IdentiPack, infatti, sono anche una conferma di quanto corrette indicazioni per la raccolta differenziata siano importanti: permettono all’industria del riciclo di dare nuova vita a quantitativi sempre maggiori di materiali da imballaggio, risorse prodotte dalle nostre città che sono ormai autentiche miniere metropolitane».

 

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