LETTURE – Bene il bio, lo dice il rapporto Bio Bank 2020

11 Gennaio 2021

Nel 2020 il totale del mercato bio in Italia ha raggiunto 6,9 miliardi di euro (dati Nomisma per Osservatorio Sana). Il mercato interno, pari a 4,3 miliardi di euro, è più che raddoppiato in dieci anni (+118%). E’ quanto emerge dal Rapporto Bio Bank 2020.

Nel decennio 2011-2020 è stata soprattutto la grande distribuzione a generare e intercettare la crescita, con vendite di oltre 2 miliardi di euro (+279%). Tutti gli altri canali distributivi, con vendite pari a 2,3 miliardi di euro, sono cresciuti del 58%. E l’export ha raggiunto 2,6 miliardi di euro (+131%).

In crescita anche le aziende bio, oltre 80.000 nel 2019 (+34,5% in 10 anni) e le superfici bio, quasi 2 milioni di ettari (+33,5% in 10 anni), pari al 15,8% dell’area coltivata in Italia (dati Sinab).

Stringendo il focus al lustro 2015-2019, il Rapporto evidenzia il grande turnover nel comparto. A fronte delle oltre 500 attività uscite dal censimento, quasi 650 ne sono entrate.

Nell’arco degli ultimi cinque anni è cresciuto del 7,3% il numero totale di attività bio delle tre tipologie alimentari monitorate. Al primo posto ancora i siti di e-commerce di alimenti bio, arrivati a quota 405 (+41,6%), un trend già positivo accelerato ora dalla pandemia. Al secondo i ristoranti bio, a quota 543 (+20,7%), situazione destinata purtroppo a cambiare nel 2020 per la drastica riduzione del giro d’affari dovuto alla chiusure forzate. Scendono invece a 1.339 i negozi bio (-4%), che soffrono la concorrenza della grande distribuzione e reagiscono puntando sull’aggregazione.

Da un punto di vista geografico, Lombardia ed Emilia Romagna, seguite dal Veneto, sono le prime tre Regioni per presenza di attività bio.  In queste tre regioni si concentrano 1.379 attività sul totale di 3.476, in pratica quattro su dieci. Le Marche, invece, sono la prima regione per attività bio/milione di abitanti, seguite da Trentino-Alto Adige ed Emilia Romagna. 

Emergere in questo mercato sempre più affollato non è semplice. Secondo gli estensori del Rapporto, chi è bio da sempre, deve fare qualcosa in più, oggi che il biologico è tanto diffuso. Deve farsi pioniere di un modello sociale valoriale, raccontare una storia e non limitarsi a vendere un prodotto.

Il rapporto è consultabile liberamente su Issuu.

 

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