La celiachia è una patologia autoimmune cronica che colpisce circa l’1% della popolazione generale e si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti. Dai dati della Relazione al Parlamento sulla Celiachia per l’anno 2022 presentati dal Ministero della Salute (secondo quanto previsto dalla L. 123 del 2005) risulta che la celiachia interessa circa 251.939 (soggetti diagnosticati).
Dei 251.939 celiaci il 70% (176.054) appartiene al sesso femminile e il
restante 30% (75.885) a quello maschile in un rapporto medio di 2
(F) a 1 (M) in cui mediamente le femmine celiache sono circa il doppio dei maschi celiaci.
I dati sulla prevalenza della celiachia, intesa come misura statistica della proporzione di celiaci sulla popolazione che, al 31 dicembre
2022, vede una media nazionale di 0,43% mentre le Regioni/PA con la prevalenza più elevata sono Trento, Toscana e Valle D’Aosta, tutte con lo 0,54 %. Passando alla prevalenza all’interno delle singole popolazioni, maschile e femminile, si osserva che la prevalenza media nazionale femminile è 0,58 e quella maschile è dello 0,26%. La prevalenza femminile più elevata si è registrata in Toscana (0.74%), seguita da Trento e Valle D’Aosta (0,72%) mentre la prevalenza maschile più elevata si registra a Trento (0,35%) e in
Valle D’Aosta (0,34%).
Ristorazione
La legge 123/2005 prevede che le mense scolastiche, ospedaliere e quelle annesse alle strutture pubbliche debbano garantire, su richiesta, il pasto senza glutine ai celiaci. Dalle anagrafi regionali risulta che al 2022 le mense riconducibili alle tipologie previste dalla norma siano in totale 35.236 di cui
24.741 scolastiche (70%), 7.620 ospedaliere (22%) e solo 2.875
quelle annesse alle strutture pubbliche (8%).
Formazione
La formazione degli operatori del settore alimentare ha un impatto
molto importante sulla sicurezza alimentare e sulla qualità dei servizi di
ristorazione offerti. Per migliorare il livello della formazione è auspicabile
la promozione di corsi che prevedono anche delle esercitazioni sul campo svolte, per esempio, in cucine didattiche.
Nel 2022 in Italia sono stati organizzati circa 561 corsi di formazione
con la partecipazione di circa 14.876 operatori. Le regioni più attive nella
formazione sono state per i corsi l’Abruzzo (130 corsi), il Piemonte (122
corsi) e il Veneto (71 corsi) mentre per il numero di operatori formati
le Regioni più meritevoli sono state l’Emilia Romagna (5.185 operatori),
l’Abruzzo (4.309 operatori) e il Piemonte (1.139).
Dai dati pervenuti non risultano attivati corsi di formazione in Friuli Venezia Giulia e Sardegna.
I corsi realizzati hanno previsto mediamente 5 ore di formazione con
una media di circa 27 partecipanti per corso.