PLASTICA – A rischio la competitività del settore europeo e il processo di transizione verso un’economia circolare

22 Novembre 2024

Nel 2023 c’è stato un forte declino nella produzione di plastica in Europa, sia per la plastica vergine (-8.3%) che per quella riciclata meccanicamente (-7.8%). E questo in contrasto con  l’aumento globale di produzione di plastica.

Plastics Europe, in una nota del 18 novembre, sottolinea che il  fenomeno sta mettendo a rischio la competitività di un importante settore produttivo europeo e fa un’analisi delle probabili cause e delle possibili soluzioni.

Diminuisce la percentuale di plastica riciclata in Europa nel 2023

Nel 2023, la plastica riciclata ha rappresentato il 14,8% della produzione totale di plastica in Europa. Questo dato indica che l’Europa mantiene la quota più alta di plastiche circolari rispetto alla sua produzione totale. Ma l’aumento è stato solo dello 0,7% rispetto al 2022, indicando un rallentamento generale nella crescita del settore del riciclo, non in linea con gli obiettivi della roadmap per la transizione verso un sistema di economia circolare per le materie plastiche.

Le cause di questa decelerazione sono molteplici e includono l’aumento delle importazioni di plastica a basso costo, gli elevati costi di produzione in Europa, la complessità burocratica e la mancanza di un quadro politico chiaro e di misure concrete per rendere la produzione di plastica circolare in Europa competitiva a livello globale.

Questo calo sta minando la competitività europea e il processo di transizione.

Il perché del declino in Europa

I dati più recenti di Plastics Europe evidenziano una diminuzione della produzione di plastica riciclata meccanicamente del 7,8%. Questo trend negativo è aggravato da un aumento della produzione globale di plastica del 3,4% e porta a una riduzione della quota di mercato europea al 12%.

Diversi fattori contribuiscono a minare la redditività del riciclo: l’aumento delle importazioni di resine plastiche e prodotti finiti da regioni con standard ambientali meno rigorosi, unito alla sovraccapacità globale nella produzione di plastica. Inoltre, i  costi di produzione elevati, dovuti a fattori come l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, l’inflazione persistente e la limitata disponibilità di materie prime circolari. La congiuntura economica sfavorevole, caratterizzata da una crescita debole e da una recessione in alcuni settori chiave, contribuisce ulteriormente a questo scenario negativo.

Le conseguenze sono molteplici: dal rischio di delocalizzazione e  chiusura di impianti di produzione in Europa, alla perdita di investimenti e posti di lavoro (oltre 1,5 milioni), fino al rallentamento della transizione circolare per le materie plastiche.

Plastics Europe ritiene necessaria un’azione politica decisa per invertire questa tendenza negativa e sostenere la competitività del settore europeo delle materie plastiche.

Come migliorare la competitività?

Tra le misure proposte da Plastics Europe:

  • Introdurre obiettivi ambiziosi e vincolanti per il contenuto di materiale riciclato nei prodotti in plastica.
  • Accettare tempestivamente il “bilancio di massa” e i metodi di riciclaggio innovativi, come il riciclaggio chimico.
  • Semplificare le procedure autorizzative per gli impianti di produzione circolare a basse emissioni di carbonio.
  • Valutare misure fiscali ed economiche a livello europeo e nazionale per rendere la produzione di plastica circolare in Europa competitiva.
  • Introdurre schemi di monitoraggio e certificazione per garantire che le importazioni di plastica rispettino gli standard europei.

Plastics Europe evidenzia l’importanza di un approccio olistico che tenga conto delle sfide competitive del settore e della necessità di un quadro normativo efficace che favorisca gli investimenti in innovazione e sostenibilità.

L’organizzazione accoglie con favore il rapporto Draghi sulla “Competitività Futura dell’Europa” e l’annuncio di Ursula von der Leyen di un nuovo Green Deal orientato all’industria, auspicando un impegno concreto da parte dei responsabili politici per sostenere la transizione verso un’economia circolare per le materie plastiche in Europa.

 

Fonte Plastics Europe

 

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