RICICLO – Promosso il riciclo dell’alluminio

18 Settembre 2023

La filiera dell’alluminio è virtuosa: in Italia nel 2022 è stato avviato a riciclo il 73,6% degli imballaggi in alluminio immessi sul mercato (ovvero 60.200 tonnellate): un traguardo che ha già consentito di superare abbondantemente gli obiettivi comunitari fissati per il 2025 (50%) e il 2030 (60%). E’ quanto è emerso in un incontro promosso da CIAL, il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio.

L’efficienza del sistema italiano è ancor più evidente se si analizza lo spaccato del tasso di riciclo per le sole lattine in alluminio per bevande, pari al 91,6% per il 2022. Un risultato da record, in linea con quello dei paesi i cui sistemi sono basati sul deposito cauzionale e di gran lunga superiore al tasso medio di riciclo europeo del 73%.

Secondo dati Cial, il 100% della produzione italiana di alluminio proviene dal riciclo. La produzione di alluminio da riciclo rispetto a una produzione ex novo permette infatti un risparmio energetico di circa il 95% ed evita emissioni serra pari a 423mila tonnellate di CO2.

Grazie alla leggerezza del materiale, inoltre, il packaging in alluminio rappresenta solo lo 0,5% del peso del packaging complessivo immesso sul mercato: 81.800 tonnellate (tra lattine, vaschette, scatolette, bombolette, tubetti, foglio sottile, ecc.) su un totale di oltre 14.500.000 tonnellate complessive derivate dai sei principali materiali di imballaggio.

Negli ultimi 20 anni, infatti, il comparto globale del packaging in alluminio è stato caratterizzato da una costante evoluzione in chiave ambientale tesa a ridurre lo spessore e di conseguenza il peso.

Per esempio  il peso di una lattina per bevande da 33 cl è passato dai 14g del 2000 ai 12,2g attuali, con un calo del 12%.

 

Fonte: Cial

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