TENDENZE – Rapporto Coop: benessere e salute, con un occhio al risparmio

12 Settembre 2024

Il Rapporto Coop torna a fotografare le abitudini di consumo degli italiani, con una particolare attenzione al food. La buona notizia è che dopo 4 anni tornano a crescere i consumi nel largo consumo confezionato.

Ma vediamo quali sono le tendenze per il comparto alimentare. Anzitutto a tavola gli italiani si dividono in due grandi categorie: i “custodi” che amano la tradizione e il territorio e gli “esploratori” che invece amano scoprire nuove identità. Non manca chi si sente rappresentato da entrambe queste tipologie di consumo. Se gli over 55 sono i più fedeli alla tradizione, gli under 35 sono più proiettati verso la scoperta di novità.

A questo proposito, anche se la maggior parte della popolazione si identifica con la dieta mediterranea e i prodotti della tradizione, cresce la quota di chi si riconosce nell’alimentazione biologica, ipocalorica, iperproteica, etnica e veg.

Nel dettaglio, gli under 35, che rappresentano i consumatori del futuro, valutano con attenzione il fattore prezzo (51%), ma non trascurano elementi come i valori nutrizionali (32%), la durata del prodotto (15%), la presenza del marchio biologico (10%), la provenienza da allevamenti che rispettano il benessere animale (14%) e l’origine italiana (12%).  Le diete a ridotto contenuto di carne sono piuttosto diffuse in questa fascia d’età, in particolare quella flexetariana (23%) e vegetariana (15%). La dieta vegana, quella reducetariana e quella pescetariana sono scelte, ciascuna, dal 7% dei giovani.

Interessante notare, poi, che quando devono cucinare, i giovani preferiscono i piatti della tradizione, ma sono molto apprezzati anche quelli facili da cucinare, quelli etnici e i comfort food.

Un’altra tendenza molto marcata in Italia, anche rispetto alla media europea, è l’attenzione a una alimentazione sana. E’ cresciuta del 36% la quota di connazionali che vogliono scegliere con cura quello che mangiano (+31% in Europa) e del +15% (+1% nella media europea) quella di coloro che sono disposti a spendere di più per disporre di alternative più salutari.

Infatti crescono i consumi per i panieri del vegan/plant based (+11,8%), del salutistico (+7,9%), del senza glutine (+5,9%) del benessere (+4,2%) e del senza lattosio (+2,4%). Il 77% degli italiani negli ultimi 12 mesi ha acquistato almeno una volta a settimana prodotti arricchiti di ingredienti con effetti benefici; il 62% prodotti free from; il 40% prodotti iperproteici o sostitutivi del pasto; il 29% alimenti vegani o in generale vegetali.

Può inserirsi in questa tendenza anche la ripresa del mercato del biologico. Le vendite di alimenti bio nel 2023 si sono attestate a 5,5 miliardi di euro (di cui 76% nel consumo domestico e il 23% nel fuori casa), con una crescita del 9 % rispetto al 2022. Anche le esportazioni sono cresciute (+8%) per un valore di 3,6 miliardi di euro. L’Italia, è, in effetti, il quarto mercato del biologico per dimensione, preceduto solo da Germania, Francia e Regno Unito. I dati delle vendite retail, aggiornati a luglio 2024, confermano una crescita generalizzata in tutti i canali, sia a valore, sia a volume.

Questa tendenza va di pari passo con l’attenzione per la sostenibilità. Gli italiani a tavola sono tra i più sostenibili d’Europa e vedono nella riduzione degli sprechi alimentari il primo risvolto del cambiamento climatico a tavola.

Tutto questo, senza dimenticare di adottare strategie di risparmio, a partire dalla scelta di prodotti a marchio del distributore, le cui vendite sono crescite del 2,2% a valore e del 2,4% in numeri di confezioni. Un’altra strategia di risparmio è la scelta del discount, che ha aumentato la sua quota di mercato dal 18,9% del primo semestre del 2019 al 23% del primo semestre 2024.  Infine, cresce di un punto la pressione promozionale, passando tra giugno 2023  e lo stesso mese del 2024, salendo dal 23,3% al 24,4%.

 

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