L’agroalimentare più innovativo sceglie il digitale

12 Febbraio 2019

Anche nella filiera Agrifood sta entrando l’innovazione digitale. E’ emerso da una ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia.
I numeri parlano da soli: esistono oggi già oltre 300 soluzioni 4.0 disponibili per il settore agricolo. Sono 133 quelle per la tracciabilità presenti sul mercato italiano e il 44% delle imprese che le hanno adottate ha migliorato efficienza ed efficacia, riducendo tempi e costi.
La crescente offerta tecnologica spinge un mercato in rapida espansione. Nel 2018 ha raggiunto un valore compreso tra i 370 e i 430 milioni di euro (+270% in un solo anno), pari a circa il 5% di quello globale e il 18% di quello europeo. Questi numeri sono generati da oltre 110 aziende fornitrici fra player affermati e startup.
In questo contesto favorevole, anche le startup che propongono soluzioni digitali al settore agricolo e agroalimentare proseguono nella loro spinta innovativa. Sono 500 le startup nel mondo, per un totale di 2,9 miliardi di dollari di investimenti raccolti. Sono attive soprattutto in ambito eCommerce (65%) e Agricoltura 4.0 (24%).
L’Italia si colloca davanti a tutti gli altri paesi Europei per numerosità. Purtroppo con appena 25,3 milioni di euro di finanziamenti (pari all’1% del finanziamento complessivo) appare ancora marginale per capacità di raccogliere capitali.
“L’innovazione digitale – dice Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Smart AgriFood – è una leva strategica per il settore agroalimentare italiano, in grado di garantire maggiore competitività a tutta la filiera, dalla produzione in campo alla distribuzione alimentare, passando per la trasformazione”.

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