ETICHETTATURA – Si aggiorna il Nutri-Score e qualche prodotto cambia classificazione

31 Agosto 2023

Dal 2024 sarà in vigore l’aggiornamento dell’algoritmo alla base del calcolo del Nutri-Score, il sistema di etichettatura dei prodotti alimentari che prevede di assegnare il profilo nutrizionale di un prodotto con un colore e una lettera.

Nutri-Score è stato implementato per la prima volta in Francia nel 2017, sulla base del lavoro del team del Serge Hercberg e dell’Agenzia francese per l’alimentazione, l’ambiente e la salute e la sicurezza sul lavoro (ANSES) e dell’Alto Consiglio per la salute pubblica (HCSP).

L’aggiornamento dell’algoritmo, ricorda lo stesso Hercberg in un’intervista rilasciata a FoodNavigator, è prevista su base triennale per assecondare l’evoluzione delle scoperte scientifiche in campo nutrizionale, delle raccomandazioni dietetiche per la popolazione e il cambiamento delle formulazioni dei prodotti sul mercato.

Come funziona Nutri-Score

Nutri-Score è uno schema volontario che ha l’obiettivo di informare sulla qualità nutrizionale di un prodotto in modo semplificato, completando le informazioni obbligatorie previste dalla normativa europea. Si basa su una scala nutrizionale a 5 colori: dal verde scuro all’arancione scuro ed è associato alle lettere, dalla A alla E, per ottimizzare l’accessibilità e la comprensione del logo da parte del consumatore

Come vengono attribuiti i punti

Il logo viene attribuito secondo il calcolo di un punteggio unico e complessivo che tiene conto per ogni 100 gr o 100 ml di prodotto alimentare:

  • della quantità di nutrienti che dovrebbe essere controllata: energia, acidi grassi saturi, zuccheri, sale;
  • della quantità di nutrienti e alimenti che dovrebbero essere incoraggiati (fibre, proteine, frutta, verdura, legumi, noci e oli di colza, noci e oliva).
L’aggiornamento

Il nuovo algoritmo comporterà il “peggioramento” della classificazione di alcuni prodotti.

I cereali da colazione a causa dell’elevato contenuto di zuccheri non potranno più essere etichettati con la lettera A, ma saranno classificati con la lettera C (solo nel caso in cui siano a basso contenuti di zucchero potranno riportare la lettera A o B).

Il latte passerà nella categoria delle bevande e quindi verrà penalizzato dall’algoritmo (prima era nella categoria dei solidi). Il latte scremato e quello parzialmente scremato passeranno da A a B. Le bevande a base di latte contenenti aromi e zuccheri, passeranno a C o anche ad E.

Gli oli vegetali con bassi livelli di saturi passeranno invece alla classificazione B come anche l’olio di oliva, mentre il girasole passerà a C.

Le tabelle per il calcolo dell’etichetta Nutri-Score secondo il nuovo algoritmo sono disponibili sul sito della Agenzia francese Santé Publique France.

Chi ha adottato lo schema

Da quando è stato lanciato diversi paesi hanno deciso di raccomandare l’etichetta: Belgio, Svizzera, Germania, Spagna, Paesi Bassi e Lussemburgo. A livello di Unione europea però non ha ancora avuto la raccomandazione definitiva. A detta di Federalimentare il fronte dei sostenitori si sta indebolendo.

In un comunicato dello scorso 4 luglio ha dichiarato che lo schema sta perdendo consensi in tutta Europa e seri dubbi cominciano ad affiorare anche nei Paesi che lo hanno adottato, riferendosi alla recenti decisioni di Spagna, Romania e Polonia di non adottare il sistema di etichettatura semaforico francese.

Rimarrebbero dunque cinque Paesi (Francia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo) a sostenere l’adozione di questo schema in Europa, ma – fa notare Federalimentare – è un numero lontano dalla maggioranza qualificata richiesta da un eventuale voto in sede di Consiglio europeo, che prevede un minimo di 15 Stati favorevoli, rappresentanti almeno il 65% della popolazione europea”.

Dal 2020 si oppongono Italia, Cipro, Grecia, Lettonia, Repubblica Ceca, Romania e Ungheria a cui oggi si aggiungono Spagna e Polonia. Il gruppo dei contrari quindi “si è allargato al punto da superare ampiamente la minoranza di blocco – pari a quattro Paesi e il 35% della popolazione UE – necessaria per fermare un’eventuale proposta per l’introduzione del Nutriscore” afferma Federalimentare.

 

Fornti: Santé Publique France, FoodNavigator, Federalimentare

 

 

 

 

 

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