NORMATIVA – Emessa una bozza di Regolamento per limitare l’inquinamento da microplastiche di polimeri sintetici

10 Novembre 2022

 

L’impatto dell’inquinamento da microplastiche sull’ambiente (aria, acqua e quindi fonti alimentari) e quello potenziale sulla salute umana hanno sollevato preoccupazioni in varie parti del mondo. L’Echa, European Chemical Agency, su richiesta della Commissione Europea ha proposto una bozza di regolamentazione per limitare la dispersione di microparticelle di polimeri sintetici nell’ambiente.

Gran parte dell’inquinamento da microplastiche si forma involontariamente, ad esempio a causa della rottura di pezzi di plastica più grandi, dell’usura degli pneumatici e della vernice stradale, o del lavaggio di indumenti sintetici. Tuttavia, vengono fabbricati anche minuscoli frammenti di polimeri naturali sintetici o modificati chimicamente per essere utilizzati come tali o aggiunti ai prodotti.

I passi della UE

Nell’ambito della lotta alla plastica e all’inquinamento ambientale causato da questa, nel gennaio 2018 la Commissione ha adottato una strategia volta,  a ridurre, tra l’altro, tutte le fonti che contribuiscono all’immissione di microplastiche nell’ambiente.  Impegno poi rinnovato con la pubblicazione del Green Deal europeo a dicembre 2019, del nuovo Piano d’azione per l’economia circolare a marzo 2020 e del Piano d’azione inquinamento zero a maggio 2021. Quest’ultimo, in particolare, prevede la riduzione del 30% della quantità di microplastiche rilasciate nell’ambiente tra i suoi obiettivi 2030.

Nel 2017 la Commissione europea ha chiesto ad ECHA di valutare le prove scientifiche per l’adozione di un’azione normativa sulle microplastiche aggiunte intenzionalmente ai prodotti (ovvero sostanze e miscele).

Nel gennaio 2019, su richiesta della Commissione,  l’ECHA ha proposto l’ampia restrizione delle microplastiche nei prodotti immessi sul mercato UE/SEE per evitarne o ridurne il rilascio nell’ambiente. Da marzo a settembre 2019 è stata organizzata una consultazione sulla proposta di restrizione. L’ECHA ha ricevuto 477 singole osservazioni. Si prevede che la proposta impedirà il rilascio di 500 000 tonnellate di microplastiche nell’arco di 20 anni.

La proposta di Echa

Lo scorso 30 settembre è stata pubblicata una bozza di regolamentazione che andrebbe a modificare il Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (REACH), per quanto riguarda le microparticelle di polimeri sintetici.

I settori coinvolti

Nei consideranda si legge che Echa ha proposto di escludere alcuni usi o settori dal divieto, laddove per esempio sia più facile il monitoraggio e il controllo dell’emissione (per esempio nei siti industriali vs le emissioni per usi di consumo o professionali.). Per evitare una regolamentazione eccessiva  è stato proposto di escludere anche i  medicinali nell’ambito di applicazione della direttiva 2001/83/CE , i  medicinali veterinari, nell’ambito di applicazione del regolamento (UE) 2019/6, i  prodotti fertilizzanti dell’UE nell’ambito di applicazione del regolamento (UE) 2019/1009  e gli additivi alimentari nell’ambito del regolamento (CE) n. 1333/2008.

Inoltre, vengono proposte deroghe al divieto di immissione sul mercato qualora si preveda di ridurre al minimo il rischio di rilasci perché le microparticelle di polimeri sintetici sono contenute con mezzi tecnici, perdono permanentemente la loro forma particellare o sono permanentemente racchiuse in una matrice solida durante l’uso finale

Prossimi passi

La Commissione sta valutando altre opzioni per ridurre i rilascio di microplastiche formatesi accidentalmente nell’ambiente acquatico nell’ambito della strategia sulla plastica e del nuovo piano d’azione per l’economia circolare.

Informazioni dettagliate sulla consultazione, comprese le risposte non riservate, sono disponibili sul sito web dell’ECHA.

Qui, per leggere la bozza pubblicata da Echa

Fonte Echa

Foto Silke (Pixabay)

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